5 Cose Che (Forse) Non Sai Dei Pomodori
In Italia ogni anno produciamo oltre 7 milioni di tonnellate di pomodori e ne consumiamo circa 35 kg a persona (tra cotti e crudi)… ecco cinque curiosità per conoscere meglio questo prezioso ingrediente che Di Vita utilizza per tutti i suoi sughi rossi.
Frutta o verdura: che cos’è il pomodoro?
Bella domanda e con una risposta meno facile del previsto. Dal punto di vista botanico non si scappa, il pomodoro è un frutto esattamente come lo sono l’uva, gli agrumi e fragole, poiché porta con sé almeno un seme e cresce dal fiore della pianta. Per chi cucina, invece, il pomodoro è decisamente una verdura perché ha una consistenza più dura e un sapore meno forte e dolce, caratteristica che gli permette di essere consumato anche cotto in padella o come ingrediente di piatti caldi tra cui zuppe e stufati.
Senza dimenticare, ovviamente, il suo ruolo da assoluto protagonista per condire i nostri primi preferiti… che cosa sarebbe un piatto di spaghetti senza abbondante salsa al pomodoro?
Esistono oltre 10.000 varietà di pomodori
E questa è solo una stima prudente poiché ogni anno nascono nuovi incroci e varietà in un vero e proprio alfabeto che va dalla A del pomodoro ciliegino Abracazebra alla Z delle varietà zebrate in versione rossa, gialla, verde o nera.
Tra le tipologie più particolari e di nicchia ci sono quelle Slow Food tra cui il Canestrino di Lucca, la verneteca sannita o il siccagno della valle del Bilìci in Sicilia, oltre naturalmente ai grandi classici della tradizione italiana come San Marzano, ciliegino e il dolce datterino che Di Vita utilizza per la preparazione della propria gamma di sughi pronti.
Pomodoro cotto o crudo?
Normalmente i cibi cotti perdono una parte delle proprietà nutritive che li contraddistinguono, ma il pomodoro fa eccezione. Come ci spiega un articolo della Fondazione Veronesi (link a: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/salsa-e-pizza-cosi-il-pomodoro-e-al-top), il potente antiossidante conosciuto come licopene è contenuto all’interno della salsa di pomodoro in quantità molto più elevata rispetto ai pomodori crudi.
Questo perché scaldare i pomodori permette di liberare il licopene trattenuto all’interno delle loro cellule, rendendo questo carotenoide anche molto più assorbibile dal nostro apparato digerente.
Pomodori velenosi?
I pomodori arrivati dal Nuovo Mondo venivano guardati con sospetto perché velenosi e questo ha contribuito per molti anni a rallentarne la diffusione in Europa, persino in quei Paesi come Italia e Spagna dove il clima era particolarmente favorevole alla loro coltivazione. Il pomodoro appartiene alle solanacee, gruppo di piante in cui rientrano molti degli ortaggi che utilizziamo abitualmente in cucina come melanzane, patate e peperoni, ma anche “cugine” dalla fama un po’ meno rassicurante tra cui belladonna e datura.
I pomodori verdi contengono alcaloidi tossici chiamati solanine, ma se mangiati con moderazione non provocano problemi al nostro corpo perché la quantità ingerita resta comunque assai limitata. E i pomodori rossi? Anche loro hanno goduto di una brutta fama del tutto immeritata perché le solanine di fatto scompaiono quando il pomodoro è arrivato a maturazione… nei secoli scorsi, però, molti europei (soprattutto quelli ricchi) avevano l’abitudine di mangiare in bellissimi piatti di ceramica ricoperta da uno strato di smalto ottenuto con ossido di piombo. Sottoposto all’azione di cibi acidi tra cui il pomodoro, il piombo veniva rilasciato lentamente, mescolandosi agli alimenti e depositandosi nell’organismo fino a provocare veri e propri casi di avvelenamento.
Il pomodoro è il vero protagonista di tante feste
Sarà per i suoi colori così vivaci o per il gusto unico, ma il pomodoro è spesso il re della festa tanto che negli Stati Uniti, gli è stata dedicata una giornata nazionale chiamata Tomato Day e che si celebra il 6 di aprile. Nella città di Reno, in Nevada, si svolge anche una battaglia di un’ora a base di pomodori maturi, che dal 2009 si tiene ogni anno nell’ultima domenica di agosto e che è organizzata dall’American Cancer Society per raccogliere fondi destinati alla lotta contro i tumori.
Questo evento è basato sulla Tomatina, la festa del pomodoro più celebre al mondo e che dal 1945 si svolge l’ultimo mercoledì di agosto nella cittadina spagnola di Buñol, a circa 40 chilometri da Valencia. Oggi si stima che ogni anno oltre 145.000 kg di pomodori vengano lanciati da almeno 50.000 partecipanti con un vero e proprio un decalogo di istruzioni da seguire per chi vuole partecipare alla divertente festa.
E tutti gli scarti? L’acido citrico contenuto in abbondanza nei pomodori contribuisce a rendere le strade della cittadina particolarmente pulite… certo prima sono necessari alcuni vigorosi risciacqui per ottenere il giusto risultato!